L'azienda americana ha messo online una versione di prova di un nuovo servizio che consente di conoscere in tempo reale quali video di YouTube siano visti dalle persone che hanno computer accesi nello stesso momento vicino al proprio pc.
Tutto cio' e' possibile attraverso l' integrazione delle informazioni di YouTube con quelle di Google e delle sue mappe, attraverso un meccanismo di geolocalizzazione, cioe' di un sistema che consente di identificare su una mappa la posizione di un computer connesso a Internet o di un apparato mobile collegato alla rete telefonica. Ma anche di trasmettitori Rfid (ad esempio etichette per identificare animali), punti di connessione wi-fi, o le coordinate di un Gps.
In pratica il nostro computer, quando e' acceso ed e' collegato alla rete, ha un indirizzo IP che lo identifica e che consente, se necessario, anche di sapere da quale punto della rete trasmette e riceve.
Ma come e' possibile che strumenti tipici del web 2.0 simbolo della liberta' e della condivisione si stiano trasformando in pericolosi strumenti di controllo?
Ormai si sta andando troppo in la' e l'integrazione YouTube - Google puo' diventare una bomba pericolosa ai danni della privacy degli utenti.
E' fondamentale utilizzare queste tecnologie per qualcosa di serio ed utile, che possa dare un reale contributo al progresso dell'umanita' e bisogna evitare queste "derive tecnologiche" che servono solo a creare ulteriori problemi in un'epoca dove la riservatezza gia' e' messa a dura prova da una tecnologia estremamente invasiva e deleteria. (micheleiaselli.blogspot.com)
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