Problemi informatici per il colosso farmaceutico statunitense Pfizer. Secondo il magazine specializzato 'Wired', la rete interna dell'azienda è stata infettata da un qualche genere di 'malware', programma che permette a terzi di 'catturare' password e utilizzare log in per consultare, fra l'altro, database con informazioni riservate.
Ma lo sconosciuto spammer - cioè colui che ha messo in atto questa sorta di attacco informatico, inviando anche email promozionali non autorizzate dai pc della società e contribuendo così al traffico quotidiano di posta elettronica 'spazzatura' in tutto il mondo - potrebbe essere uno degli impiegati del colosso statunitense.
Gli esperti sono arrivati a sospettare di un interno o di un ex dipendente Pfizer dopo aver notato che gli spam, cioè le email indesiderate e non ufficiali che partivano dalla casa farmaceutica, contenevano anche informazioni promozionali non ufficiali sul Viagra* (sildenafil), il noto farmaco contro la disfunzione erettile prodotto dal gruppo americano. Medicinale fra i più venduti illegalmente, specialmente sul web.
Il 24 agosto l'azienda ha comunque provveduto a inviare un memo ai propri dipendenti, ammettendo che "la sicurezza dei computer interni ed esterni era stata minata da un impiegato interno che stava inviando migliaia di email non autorizzate. Questa persona verrà prontamente licenziata", ha assicurato Pfizer.
Secondo la compagnia specializzata in sicurezza su Internet Support Intelligence, che nei mesi scorsi aveva già lanciato l'allarme email 'spazzatura', Pfizer è solo una delle 500 compagnie farmaceutiche colpite da questo tipo di problema: alcune si sono viste sottrarre importanti proprietà intellettuali, esportate in altri Paesi
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