«Uccidiamolo e beviamoci un caffè», era l'invito rivolto da uno dei sicari agli altri componenti del commando. Voci intercettate e frasi inquietanti di Giuseppe Setola: ne parla oggi il quotidiano La Repubblica. La registrazione è stata possibile grazie a una microspia collocata in un'auto. Si odono anche i colpi di pistola. «Ma noi quando arriviamo là chi vogliamo colpire?
Tutti e due, dobbiamo uccidere tutti e due, 'na botta in faccia e via», è uno dei dialoghi intercettati in auto prima di una missione di morte.
Portato a termine un agguato, in un'altra circostanza, ecco che uno dei sicari dice: «Mannaggia, ho finito il caricatore. Vabbè, ora andiamoci a prendere un caffè». Ma non sempre i sicari riescono nel loro intento e così si scatena la rabbia: «Siamo andati là a portargli i dolci e quello non è sceso. Se anche fosse Gesù Cristo, l'ammo appiccià a costo di andarci di notte». «Vai, vai. L'abbiamo ucciso come un infame...», dice uno degli intercettati e giù la canzone: «Tu sei zucchero per me, dolce, dolce, dolce...». (ilmattino) Ecco la traccia audio:
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