L'ultimo tentativo di truffa ai danni dei clienti di poste.it
La email ha come oggetto www.poste.it- Aggiornamento Dati Personali - 2009 ed arriva a nome di BPOL@poste.it (Return-Path) e , se non si è convinti , il Reply-To è
Quindi tutto in regola?
No , manca ancora il piatto forte :
Poi , con il meccanismo della mappatura sono stati associati a determinate aree dell'immagine opportuni collegamenti internet. Ed è qui che si può scoprire chi si nasconde dietro
E , sorpresa! Dietro l'immagine si trova questo link :
href="http://ra.crema.unimi.it/XXXXXX/images/officials/avis0n.html (ho sostituito una parte con le XXXXX per motivi di sicurezza) cammuffato con l'opzione alt (alternativo) che mostra invece l'indirizzo "http://www.poste.it" .
L'applicazione
Ma in tutta questa faccenda la cosa più preoccupante è un' altra :
Provate a digitare la prima parte dell'indirizzo trappola , cioè questo : http://ra.crema.unimi.it .
Fatto? Ebbene sì , si tratta nientemeno che del
Software Engineering and Software Architectures Research (SESAR) lab & Knowledge Management Group presso il Dipartimento di Tecnologie dell'Informazione (DTI) dell'Università degli Studi di Milano. Che , si legge sul portale , partecipa al progetto Europeo SecureSCM (www.securescm.org), per la creazione di un framework per la Secure computation in ambito Supply Chain Management.
Non contenti?
Provate allora a digitare ancora un pezzettino dell'indirizzo :http://ra.crema.unimi.it/icws2009
Bene , così sarete arrivati al grande progetto : "The First World Conference on Web Science 16-18 September 2009, Athens, Greece"
Se sapessero che intanto il loro sito viene usato per tentativi di phishing !! :-)
comunque è un sito truffa!
RispondiEliminaMa io mi chiedo... questa mail viene inviata a tutti o solo ai clienti di Poste Italiane, perché nel secondo caso c'è una grave violazione della privacy, nel senso che hanno dato via indirizzi e-mail a persone che non avrebbero dovuto mai riceverli.
RispondiEliminaChe dite?
Ma dai! Già a dicembre avevo segnalato il problema (http://www.sbagiuzza.com/2008/12/il-phishing-passa-dalluniversita-di-milano.html), pensavo avessero risolto, e invece il tutto continua ancora!
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